Cosa vedere a Buenos Aires in quattro giorni

Primo giorno a Buenos Aires

Arriviamo All’aeroporto internazionale di Buenos Aires alle 7.30, tempo di stipulare il primo contratto telefonico per 800 pesos per una tessera telefonica per Fabrizio e comprare due tessere del bus, e siamo già sul pullman 8 rapido che porta verso la zona di San Telmo.

Scendiamo dal pullman alla stazione della SUBE (metro) Costitucion, prendiamo la metro fino a Indipendencia e poi da lì quattro isolati a piedi e arriviamo al nostro ostello. Il Circus Ostel.

Tempo di posare le valigie E subito usciamo nuovamente carichi di curiosità E voglia di scoprire Buenos Aires.

L’obiettivo della giornata visitare il quartiere di San Telmo e quello della Boca con il suo famoso stadio.

Prima tappa il mercato di San Telmo dove decidiamo di fermarci a mangiare una salsiccia alla griglia molto gustosa da Choripaneria e poi da Un Dos Crepes per il dolce.

Seconda tappa Piazza Dorrego dove, visto il bel tempo, ci sono un sacco di bancarelle ambulanti.

Terza tappa direzione quartiere la Boca. Prendiamo il bus 29 che ha come capilinea proprio il Caminito.

Appena scesi dal pullman vediamo accolti da mille case colorate e altrettanti negozietti di oggetti turistici, ma noi puntiamo alla visita  allo stadio.

Decidiamo di visitarlo grazie al pacchetto vip che costa circa 800 pesos. Esso prevede la visita al museo, allo stadio con tanto di ingresso in campo e visita di entrambi gli spogliatoi.

Fabrizio coglie l’occasione per comprarsi le calze e la felpa ufficiali.

Ritorna in ostello belli stanchi dal giro in città Ee dal fuso orario. Finiamo per dormire dalle 18 alle 20.

Per cena decidiamo di uscire e su suggerimento del ragazzo che è nella hall del nostro ostello, ceniamo al bar El Federal, un locale storico due vie più in là.

Si rivelerà un ottimo consiglio, mangiamo pollo arrosto e bistecca 10 € a testa.

Secondo giorno a Buenos Aires

Oggi fa un pochino più freddo, m.a per fortuna non piove. Scegliamo quindi di visitare il cimitero della Recoleta. Per arrivarci prendiamo la metro fino ad arrivare al capolinea della linea gialla che porta il nome Retiro.

Appena usciti ci ritroviamo in una conca coloratissima che aveva già intravisto su instagram, ma non sapevo che fosse in questa zona, Scattiamo due foto, saliamo le scale e immediatamente sulla nostra destra vediamo l’immenso fiore metallico, la Floralis Generica.

Da li basta attraversare il corso a 5 corsie ed eccoci davanti all’entrata del cimitero. Ci perdiamo tra le sue stradine per almeno un’ora leggendo molti nomi italiani quelle chiare origini italiane fra le molte famiglie illustri qui sepolte. Volendo è possibile partecipare al tour guidato gratuito che parte tutte le mattine alle 11 dall’ingresso principale.

 

Usciti ci dirigiamo verso piazza Italia a piedi visto che ci hanno detto che dista solo 30 minuti camminata, ma in realtà sono decisamente di più! Ci impieghiamo quasi un’ora. E’ ora di cercare un posticino dove mangiare per riempire la pancia, Riposare gambe riprendere a girare quartiere.

Ci fermiamo a pranzo da El Preferito di Palermo. Ordiniamo gli involtini con la purea e la milanese. Tutto ottimo.

Usciti, qualche via più avanti si trova il Pasaje Russel una viuzza stretta ricca di bellissimi murales. Faccio un salto. Nel ritornare all’ostello capitiamo per caso nell’outlet che si trova sopra la stazione della metro Palermo.

Fabri è una vera fortuna perché trova la maglietta e pantaloni da calcio del Boca 2018 in offerta a poco meno di € 20 al pezzo!

Andiamo in ostello per le 18.30 E decidiamo di dormire un’oretta perché siamo ancora veramente cotti dal fuso orario.

Ceniamo a pochi isolati dall’ostello a la Pulperia Quilapan. Posto super caratteristico e empanadas favolose.

Terzo giorno a Buenos Aires

 Oggi ci dirigiamo verso la zona centrale, ci prendiamo il nostro tempo, decidiamo di andare a piedi E scopriamo così tutta una zona di uffici che circonda le vie centrali. Guardiamo dall’esterno la Casa Rosata, entriamo al centro culturale Kirchner.

L’entrata è gratuita, Il centro apre alle 13. Fateci un salto per esempio per visitare una delle esposizioni temporanee che si trovano all’interno.
Decidiamo di pranzare in una delle prime pizzerie di tutta Buenos Aires, la pizzeria Guerrin.

La pizza e alta (tipo padellino), gli ingredienti ottimi, Ma per i nostri gusti forse è un po’ troppo contenta. Diciamo che si fa mangiare, Il servizio è gentile e veloce. Dopo pranzo proseguiamo la nostra passeggiata in centro fino al teatro Colon a quale scattiamo un po’ di foto dall’esterno per poi dirigerci verso palazzo Barolo.

Palazzo Barolo venne costruito nei primi anni del ‘900 da un immigrato di origine italiane ed è profondamente ispirato alla divina commedia di Dante.

Arriviamo davanti al palazzo quasi alle 17, ma durando la visita circa un’ora e mezza, decidiamo di rimandare al giorno successivo per paura di non arrivare in tempo alla lezione di tango serale che abbiamo prenotato tramite l’ostello (250 pesos cad).

Ariel e Cristina ci vengono prendere in ostello alle 18.30. Balliamo con loro che ci insegnano i nostri primi passi di tango per quasi due ore. Alle 20.30 siamo di ritorno nell’ostello, ma non ci godiamo molto la serata perché fa troppo freddo e a Fabri prende una crisi di gastrite. Cena a EL Refuerzo.

Quarto giorno a Buenos Aires

Oggi purtroppo piove e tira vento, ma lo sapevamo dalle
previsioni del tempo e quindi mettiamo in atto il programma visita ai musei e palazzo Barolo.

Facciamo colazione di San
Telmo al Coffè Town, colazione buona ma a parer nostro troppo cara. 870 pesos

Finita la colazione prendiamo la metro fino a palazzo Barolo
iniziamo la visita alle 12. (Costo 920 pesos a testa incluso 1 un caffè o una limonata nel bar che si trova sulla sua terrazza).

Il palazzo è davvero magnifico la guida è molto competente, visita consigliatissima.

Costruito nel 1920 in soli quattro anni da un architetto italiano, il palazzo è interamente ispirato alla divina commedia e nascondere numerosi simboli massonici.

Qualche numero: 

100 m di altezza con i canti della divina commedia.

22 piani come le 22 strofe

11 finestre per piano come versi endecasillabi

7 ascensori in tutto l’edificio perché sette è il simbolo di Dio e della perfezione

22 piani : 7 ascensori = 3,14 il numero simbolo del cerchio massonico

Pranziamo poco distante al caffè Tortoni, uno dei 10 migliori bar del mondo che si rivela essere decisamente meglio e più economico di quanto potessimo immaginare.

Due hamburger, una birra, una torta alle mele e due caffè ci costano 1170 pesos in due, quasi come la colazione questa mattina. (tenete presente che c’é quasi sempre coda per entrare)
Riprendiamo la metropolitana in direzione del Museo Naional de Arte Decorativo. Il museo è completamente gratuito ed è situato all’interno di una storica dimora. Al suo interno raccoglie statue e quadri impressionisti.
A poca distanza si trova anche il MALBA, Museo di arte moderna sudamericana dove si trovano opere d’arte di Frida Kahlo, Bottero e molti altri. Entrata 200 pesos intero, 100 pesos con la tessera studenti.

Ceniamo in ostello partecipando alla choripaneada gratuita. (Panini con salsiccia alla griglia).

 

Se avete una mezza giornata in più, vi consigliamo di trascorrerla al giardino giapponese che troverete nel quartiere di Palermo.

Per una cena chic consigliatissimi anche: Gran Bar Danzon (ottimo sushi), Floreria Atlantica e Alvear Icon (tramonto iconico su Puerto Madero)

1 Commento


    • Risposta Cancella risposta
    • marzo 22, 2024

    Grazie per questa guida! Da rileggere assolutamente prima di andare a Buenos Aires!

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